Aracuana


Poesia Contro. Rivista di Poesia diretta da Raffaello Pecchioli, 1976

Nel 1976 uscì una rivista di Poesia che si chiamava ARAUCANA, diretta da Raffaello Pecchioli. Uscì un solo numero, credo, questo che allego qui, dove sono pubblicate anche testi di Umberto Cecchi. Di seguito invece una poesia dal titolo “Aracuana” scritta da Pecchioli nel 1973

ARACUANA

Araucana, Pablo. Eravamo sotto le volte verdi di kautampa, tra le foreste con i bao-bab e le tigri, con i vetri e le pietruzze trovate nelle tombe di Kulkan. Ed ora, invece, siamoalti sul Tibet, Protetti dal ventre capace del TU-104. Sai, console meraviglioso, quanto ami te e i tuoi versi!, le tue distese di pomodori ripetute fino a valle! E allora, diavolo, potevi anche sorridermi, no?! Io ti parlo con l’amore dei piccoli sensi, il poco che ho e che metto nel combattere il mocassino d’acqua, i conquistatores e le ruffiane. E ora il tuo Cile, perché? Guardi fuori dal finestrino le cime sfumate, perché? Eppure, combattevi un tempo, e affanno non c’era, leccavi piangendo le lacrime dei tuoi nelle miniere (di zolfo, non disdegnavi quelle dure donne con pustole che ansanti ti affrivano il petto! Su! Adelante, Aio: così bello sei, o guerriero dall’occhio mansueto, dalla dolce lingua; potente mustang delle praterie scalciante, dritto nel tuo zoccolo di nera unghia! Va’, che di te ha paura il beccaio Pinochet, lui sa che non è il futuro comunismo culla riscaldata per gli idioti sofismi. Si, che lo sai, lo sai, tu che mi hai detto nella estancia (dellacultura “Fratello, i versi sono le anime di tutti i bambini (morti per fame; il cuore ulcerato di nero d’ogni donna violata (nel suo urlo più intimo.” Eppoi, coprendomi di lacrime, perché ti credessi: “Combatti, fratello – mi hai detto -, se sei poeta (combatti, lascia perdere gli amorucci intrisi in perline colorate (e in amuleti! Ben altro – mi hai detto -, è l’amore che gonfia i fiumi, che esplode il suo seme pregnante nel ventre del cielo, e si fa condor alato,dardo araucano di fuoco e salnitro e mai è beffa, mai inganno, mai si nasconde sotto (complici vesti! Amore è Araucana di ninos, goduto amplesso senza rimorso tra le cosce calde (della storia!” E dunque, Araucana, Pablo. Questo Dio che non ai vermi purificherà la bocca terrosa, Lui che distruggerà ogni stella malata pronta a scoppiare! Su, apparecchiamo il tavolo per l’Antartide gelata; per le umide fasce equatoriali ideiamo il nostro disegno! Siamo al sicuro dalle pretese degli inutili amori: siamo con i minatores che si rivoltano per una lampada, con loro combatteremo, uccideremo per loro l’errore, che contro alla loro speranza ha spaccato la luce. (1973)

2 Thoughts on “Aracuana

  1. Riccardo on 18 Novembre 2021 at 02:45 said:

    Salve,
    Devo a Franco Faggi la scoperta di questo sito e la riscoperta del numero unico di Aracuana nel quale figura anche un mio modesto contro-omaggio alla mia Città, scritto nel ‘73.
    Non ricordo di avere mai incontrato Raffaello Pecchioli di persona. Sono quasi certo che, anche per la pubblicazione della mia “poesia” Franco abbia fatto da mediatore. Lo ringrazio sinceramente e ringrazio Pecchioli che purtroppo non c’è più.
    Nella vita non ho fatto il poeta ma giuro che, rileggendo i versi di Raffaello che fanno rivivere il grande Pablo e ripensando a quel 1973 tragico per la sua Patria ho ancora i brividi.
    Sento ancora la poesia crepitare come una mitragliatrice contro le ingiustizie e le indifferenze.
    In questo tempo sommerso dalle ondate di spazzatura che si riversano sulle reti cosiddette “sociali” ho sempre più voglia di prendere in mano un libro, sfogliarne con delicatezza le pagine, cercare quel segreto che è in ogni poesia, alzare lo sguardo, sognare, vivere, scrivere.
    Grazie.

    • Saraovic on 18 Novembre 2021 at 08:21 said:

      Salve Riccardo, grazie per questo tuo ricordo. Non posso che essere d’accordo con te per quanto dici in riferimento alla voglia di sfogliare un libro, anziché navigare su questi finti “social”. Andrò a leggere la tua poesia, se il babbo la pubblicò era sicuramente un materiale prezioso, altrimenti non lo avrebbe mai pubblicata. Grazie ancora per questo contatto, veramente gradito.
      Sara