Canti


GOTT MIT UNS – DIO CON NOI
E’ una raccolta di Canti scritti dal Babbo.

Parte di questi “poemetti in prosa” di Raffaello Pecchioli furono “letti”, nel marzo del 2003, sempre al Metastasio, da Pamela Villoresi, che li definì una “sorta di addio letterario al Novecento”. “I soggetti dei poemetti, come indicano alcuni dei titoli (Il Bisenzio, Immortalità di Teseo, Zingaro come me), privilegiano quel dialogo che mai deve interrompersi tra l’uomo e la natura ma, anche, rilevano il bisogno che esso ha (l’uomo), di “capire” le esperienze del vivere prima attraverso i miti ma, subito dopo, con l’ausilio della fantasia.
Altri titoli sono: Alla madre, Giudice accusatore, Elegia in morte di una farfalla”.

Nel settembre 2011 i canti furono presentati nuovamente al Metastasio a cura di Paolo Magelli
con Francesco Argirò, Alberto Baldi, Monica Bauco, Michele Carli, Antonella Miglioretto.
Introduzione di Umberto Cecchi

XII. ALLA MADRE
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Io so dov’è il tuo corpo, ma non so dove sia la tua anima, ché da troppo tempo non mi rispondi e lasci che le mie domande, i miei richiami, rimangano senza risposta. Ma forse sono io che la tua voce non so distinguere tra i tanti silenzi che mi circondano, in questo momento della mia vita. Eppure, rammenti certo di quanto avessi bisogno dei tuoi rimproveri e delle tue carezze; rammenti di come riuscissi sempre a coinvolgere la tua sensibilità nelle mie disavventure. E dunque, madre, perché ora non più? Io non posso pensare che la morte sia solo morte e vuoto totale; che oltre al corpo muoia anche l’anima, che è parte, lei sì a differenza del corpo, del respiro dell’universo, a cui certo ritorna. Vuol dire forse che lo spirito di colei che è morta è divenuto insensibile al dolore che è della materialità vita? Io non credo che la dimensione in cui ora ti trovi non ti permetta di comunicare con me, non lo credo. Cosa c’è che non va? Può darsi che sia solo io incapace, e che tu faccia ogni sforzo per essermi presente. Magari sei tra le pagine di un libro che io sfoglio, racchiusa in una frase, nascosta in un nome, presente in una parola. Forse sei nella luce dell’alba o nel sole di mezzogiorno e allora, perché non ti avverto? Cara madre, che devo fare? Dimmi…

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