Anniversario


Ci siamo, un anno è trascorso. Le parole a volte sono davvero inutili ed insignificanti. Quindi voglio ricordarti con questa poesia, tua. Non so di che anno sia, ma è stata scritta con la macchina da scrivere, il foglio è ingiallito, direi anni 80:

C’è sempre un’ altra volta
nella vita dell’ uomo.
E se cade il giorno,
se l’ alba vorrebbe nascondersi,
allora, vuol forse dire
che non ci saranno più giorni?
Che altre albe non verranno?
Così sono fiero
di sapere che ci sarà un’ altra volta
e ansioso di ascoltarne il fiato.
Sarà come un alba, appunto:
timorosa, e che sembra
che la notte voglia riprendersela;
ma a passi, incerti sia pure,
si afferma con sicurezza
quando dice:
“Ecco, io sono”.
Con rumori di ali,
magari riflessa nel blù lucido delle strade,
così la guardi
e dici che é tua, che per te é nata,
col cadere delle foglie,
prima impensabili.
Così verrà timorosa
e quando mi vedrà
dirò di essere nato, ancora,
un’ altra volta.

Raffaello Pecchioli

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