“Primavera nera con fiori” è la storia di una creazione, di un rapporto con gli uomini che tarda a realizzarsi e che, nel suo compiersi, diventa sofferenza. Si raccoglie in questo libro di poesia, l’ esperienza culturale di una generazione nata all’ ombra della guerra, generazione di cui l’ autore esprime, nei modi trasposti della poesia, l’ angoscia per un passato di morte e di distruzione, la volontà di rivolta contro i falsi credo di una vita e di una religione formale.
E’ questo di Pecchioli un modo incisivo di intervenire nel problema della condizione umana: poesia e storia si compenetrano nella denuncia dell’ indifferenza che ancora, dopo tanta morte, circonda lo sfruttamento, l’ oppressione dei popoli, la lotta dell’ uomo contro l’ uomo.
In un viaggio della ragione verso l’ interno, la conoscenza dell’ “umano” nel suo passato come nel uo futuro possibile si fa solitudine per chi, giunto alla radice delle cose, critica il mondo degli “amuleti”, del misticismo apparente, delle false emancipazioni e della propaganda.
Nella doppia chiave dell’ odio e dell’ amore la presa di possesso di un mondo condannato, dove non ci sono ombre che riparino dalle verità feroci, rimane speranza, nella misura in cui la conoscenza del dolore e del “male dell’ uomo” non cessa di essere rivolta, impegno di opposizione e di lotta.
Negazione del divino come forza sovrastante ed estranea all’ umano, disperata religiosità, desiderio dell’ uomo giunto alla sua piena realizzazione, spingono il poeta alla continua ricerca di valori.
E’ nei versi uno studio attento della parola, del suo valore espressivo, della sua capacità di suono, di ritmo; e la parola agisce, incide con il suo significato, con la sua capacità di creare emozioni, con la sua sonorità. La cadenza del suono è resa anche visivamente anche attraverso la sua collocazione nello spazio della pagina. Versi di una sola parola che alla lettura acquistano un particolare significato o assolvono un particolare compito: ora intimo sussurro, ora meditazione, commento.
Il discorso, corale e individuale si mischia e si sovrappone: balzano vivide immagini.
La natura è presente, pure in funzione di un discorso tutto mentale, con un suo palpito preciso: terra, cielo, acqua, figure femminili, quadri di vita e di morte hanno un fremito profondo di poesia.
Roberta Giommi Marella